Segnaliamo il terzo ed ultimo incontro con Letteral…Mente,
lunedì 29 aprile ore 18.00 presso il Palco di Mestre ( Piazzetta Toniolo ).
Conversazioni al Palco attorno a Psiche e Letteratura
condotte da dott. Franco Castelli e dott.ssa Elisabetta Gesmundo
Trame perse o interrotte delle nostre storie
Il filo dell’orizzonte di Antonio Tabucchi
Poesie di Sebastiano Gatto
Letture ad alta voce di Simonetta Nardi
Conversazione con Roberto Ferrucci su “Sentimenti sovversivi” e i suoi incontri con Tabucchi
Tabucchi ne “Il filo dell’orizzonte” ci racconta la storia di una trama interrotta, di un filo che si è spezzato, che in occasione di un evento che colpisce il protagonista del romanzo, riemerge , riaffiora e crea le condizioni per una ripartenza. I viaggi di Tabucchi spesso portano da altre parti rispetto la meta originaria e diventano viaggi di conoscenza di sè che non rinunciano mai però a vivere il proprio tempo come obbligo di far sentire la propria voce.
Tabucchi, nel suo ultimo libro appena uscito “Di tutto resta poco”, dedica un capitolo alla scrittura di Roberto Ferrucci constatando che appartiene a ”una certa letteratura attuale che si è di nuovo messa guardare la realtà.”
Nel romanzo di Ferrucci “Sentimenti sovversivi”, la realtà è intesa sia come vivere il proprio tempo, non rinunciando a prendere posizioni chiare ed esprimere le proprie idee, ma anche come possibilità di esplorazione del proprio paesaggio interiore. Zoomando tra primi piani e distanze, respirando il vento Atlantico e l’aria di casa, fotografando con lo sguardo le navi che prendono il largo, l’autore ci porta ad una continua oscillazione tra essere dentro le cose e guardarle da lontano in un altrove che ci aiuta a comprenderle nella loro profondità.
Sebastiano Gatto leggerà alcuni inediti tratti dalla silloge STRADALAVORO. Protagonisti dei testi sono i pendolari, le loro facce, la loro postura. Su questi scarni elementi l’autore costruisce le storie: immagina vite, risvegli, provenienze, destinazioni di alcune di queste persone. Anche individui fra loro sconosciuti sono in realtà legati da relazioni. STRADALAVORO cerca di far emergere l’interesse per gli altri, dove “interesse” va inteso nell’accezione letterale di essere tra, stare in mezzo. Non esiste un non-luogo, inferenze e interferenze sono ovunque, le storie degli altri, le loro improvvise scomparse e riapparizioni, in superficie o sotterraneamente, in qualche modo ci riguardano.
Ingresso gratuito
Il PALCO – Piazzetta C. Battisti (vicino Teatro Toniolo) Mestre